Secondo Unioncamere, nei prossimi anni si assisterà a un aumento significativo dei posti di lavoro, con il settore digitale e quello della sostenibilità a guidare questa crescita nel Lazio nei prossimi cinque anni.
L’ultimo rapporto di Unioncamere, realizzato in collaborazione con il Sistema Informativo Excelsior, prevede che entro il 2028 saranno disponibili nella Regione Lazio 375.000 posti di lavoro, un incremento del 3% rispetto alla situazione attuale.
Questa crescita sarà in parte dovuta alla necessità di sostituire 285.000 lavoratori attualmente impiegati e in parte all’apertura di 72.000 nuove posizioni.
Il 48% delle nuove opportunità sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, mentre il 32% sarà riservato a professionisti commerciali e dei servizi.
I titoli di studio giocheranno un ruolo cruciale: i candidati con un diploma di scuola superiore avranno maggiori possibilità di ingresso rispetto a quelli con una laurea. I laureati in economia e i diplomati in amministrazione, finanza e marketing godranno di maggiori opportunità.
Mario Gentiluomo, vicedirettore di Confcommercio Roma, sottolinea l’importanza della formazione professionale per tutti i mestieri, inclusi quelli tradizionalmente considerati “rifugio” come camerieri e baristi. Egli afferma che accanto a figure come commessi, responsabili di sala, macellai e chef, c’è una crescente domanda di consulenti, esperti di marketing, analisti di dati e addetti al riciclo. Questi professionisti sono fondamentali per la transizione digitale, ma è altrettanto importante che contabili, amministrativi e ragionieri sviluppino le loro competenze per rimanere competitivi.
