Gli atenei che garantiscono un miglior stipendio dopo la laurea: ecco quali sono

L’investimento nell’istruzione rappresenta un passo fondamentale per garantirsi opportunità lavorative più accessibili, una carriera di successo e, di conseguenza, uno stipendio migliore, molto però dipende anche dagli atenei. In Italia, come viene messo in luce dal rapporto dell’Osservatorio Job Pricing, le politiche pubbliche legate all’istruzione rappresentano ancora una debolezza in termini di competitività.

Atenei di successo per guadagnare di più

Scegliere dunque il giusto ateneo e il miglior percorso di studi aumenta la possibilità di ricevere un buon stipendio in futuro. Quali sono i migliori istituti presenti in Italia? Il rapporto riporta i salari medi dei laureati dei primi 10 anni di carriera provenienti da 40 atenei italiani. Secondo le analisi condotte dall’Osservatorio Job Pricing, gli atenei privati offrono salari medi più alti rispetto a quelli pubblici, con una differenza media del 4%.

Inoltre, i salari più alti sono pagati a coloro che hanno conseguito la laurea presso un politecnico, con una retribuzione media del 10% superiore rispetto a un ateneo pubblico.

Differenze territoriali, atenei e stipendio

Non solo una questione di atenei, il ritorno economico dell’istruzione è anche legato al fattore geografico. Laurearsi al Nord del Paese porta a percepire una retribuzione media superiore del 3% rispetto ai laureati dei atenei del Centro Italia, e addirittura del 7% rispetto ai laureati dei atenei del Mezzogiorno.

Le differenze nella retribuzione media per area geografica sono in parte spiegate dalla distribuzione territoriale delle diverse tipologie di atenei (al Nord sono più presenti gli atenei privati rispetto alle altre regioni), e in parte dall’area in cui i laureati si collocano sul mercato del lavoro. Ad esempio, chi studia al Sud è più propenso a trovare occupazione nella stessa area, dove i salari medi sono più bassi e le possibilità sono, di norma, inferiori.

I migliori atenei per uno stipendio più alto

I primi quattro atenei in classifica sono sia privati sia politecnici situati al Nord dell’Italia. Il primo posto è occupato dall’Università Commerciale Luigi Bocconi, che garantisce una retribuzione media di 35.297 euro.

Seguono il Politecnico di Milano con 34.315 euro, il Politecnico di Torino con 33.244 euro e la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli con 33.044 euro. Roma si posiziona al quinto posto, con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata che supera nettamente l’Università di Roma La Sapienza solo al diciottesimo posto, con rispettivamente 32.633 e 31.809 euro di retribuzione media. Gli atenei pubblici di Perugia e Cagliari si trovano invece in fondo alla lista, con retribuzioni medie rispettivamente di 29.868 e 28.946 euro.

In Italia si guadagna meno

Il valore dell’istruzione si riflette anche in termini di retribuzione. Nonostante questo, in Italia l’istruzione offre un rendimento inferiore rispetto ad altri Paesi europei, e questo indipendentemente dal titolo di studio conseguito.

I dati dell’OCSE mostrano che in media chi possiede un titolo di istruzione terziaria guadagna il 38% in più rispetto a chi ha un titolo di istruzione secondaria, un divario di 14 punti percentuali inferiore rispetto alla media del continente.

Questo divario è quantificabile in circa 13.000 euro nella retribuzione fissa per i laureati, che rappresenta un gap del 45%. Una differenza sostanziale difficile da comprendere, e che spesso spinge giovani menti brillanti verso altri lidi.

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