Ancora Reddito di Cittadinanza, ancora aiuti e ancora discussioni. Il governo Meloni ha deciso di destituirlo ma ora deve far fronte a nuove problematiche, che riguardano attualmente circa 15mila cittadini. Ecco che cosa sta succedendo e come gli addetti ai lavori stanno pensando di affrontare la situazione.
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Reddito di Cittadinanza, in arrivo nuovi aiuti
Attualmente, circa 15mila soggetti occupabili hanno dovuto rinunciare al Reddito di Cittadinanza o si troveranno presto nella stessa situazione. Queste persone si trovano in un limbo in cui non hanno accesso al Supporto per la formazione e il lavoro, il che rende difficile trovare un nuovo impiego.
Il Ministero del Lavoro e l’INPS stanno attualmente analizzando i 15mila profili identificati, valutando le qualifiche e cercando il modo migliore per inserirli nel mercato del lavoro. Si sta considerando l’opzione di estendere il limite ISEE per il Supporto e di includere queste persone nel programma Gol per il lavoro, che è sostenuto dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). È inoltre possibile affidarsi ai finanziamenti europei per il programma anti-povertà al fine di creare percorsi specializzati.
Insomma, diverse soluzioni da vagliare ma che dovranno avere il fine di sostenere migliaia di famiglie. Qualunque sarà la strada decisa dal governo, sono da aspettarsi nuove discussioni e polemiche.
L’importanza dell’ISEE
I nuovi aiuti non andranno in favore di tutti, saranno indirizzati a una determinata tipologia di beneficiari, i quali, oltre a non poter accedere alla formazione, dovranno sottostare a una soglia ISEE.
È importante sottolineare che a partire da aprile 2023 sarà possibile richiedere l’ISEE corrente per aggiornare la propria situazione e ottenere un indicatore di ricchezza più preciso. Questo sarà particolarmente utile nel caso in cui la situazione economica peggiori. La nuova soglia di 9.360 euro per il sistema di sostegno del governo Meloni tiene conto anche dei patrimoni mobili. Pertanto, se una famiglia ha utilizzato i propri risparmi per far fronte a difficoltà estreme, il valore dell’ISEE 2023 sarà inferiore rispetto a quello precedente.
Ciò potrebbe comportare una riduzione effettiva dei 15mila soggetti individuati. Attualmente, il piano rimane quello di incoraggiare gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza ad iscriversi alla piattaforma Siisl. Tuttavia, si comprende che per i genitori in difficoltà economica, che cercano soluzioni immediate e un lavoro, può essere difficile dedicare tempo ai corsi di formazione che non portano lauti guadagni.
In considerazione di ciò, non è stata del tutto esclusa l’idea di un ulteriore sussidio che potrebbe essere personalizzato e valido anche per più membri di una stessa famiglia. Tuttavia, al momento questa opzione viene considerata estrema e riservata solo a situazioni particolarmente critiche.
Una nuova situazione d’affrontare
Il governo Meloni ha già dovuto affrontare diverse situazioni complicate, tra le quali proprio il Reddito di Cittadinanza. Dopo aver eliminato la misura dal proprio programma, ed essere andato incontro a dibattiti e discussioni, ora deve far fronte a una nuova problematica.
Come aiutare queste 15mila persone? Un nuovo sussidio può essere la giusta soluzione o è necessario agire in altri modi? Domande a cui gli addetti ai lavori stanno cercando risposta. Nel mentre, queste 15mila persone rimangono in attesa di scoprire a quale destino dovranno andare incontro, nella speranza che la situazione si risolva in tempi brevi.
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