Supplenze scuola 2023/2024: come funziona e come fare domanda

Si avvicina l’anno scolastico 2023/2024 e per per migliaia di docenti, o aspiranti tali, è il momento di capire come funzionano le supplenze per la scuola. Ecco come fare domanda e cosa cambia.

Supplenze scuola 2023/2024, la circolare del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha recentemente pubblicato una circolare, la n. 43440 del 19 luglio 2023, per fornire indicazioni operative sulle supplenze del personale docente, educativo e amministrativo nelle scuole per l’anno scolastico 2023/2024.

Questo testo è sostanzialmente in linea con quanto stabilito negli anni precedenti, in attesa di una revisione del regolamento delle supplenze (Dm n. 430\/2000) che si spera possa risolvere le problematiche attualmente presenti nel sistema.

La circolare chiarisce alcune questioni, come la distinzione tra incarichi conferiti tramite la Messa a Disposizione (MAD) e le graduatorie. Tuttavia, una novità introdotta è la possibilità di specificare, durante la compilazione dell’istanza sul portale “Istanze online”, l’intenzione di non richiedere il completamento dello spezzone orario.

Inoltre, è ora possibile annullare l’invio di una domanda già trasmessa e correggere eventuali errori inviando una nuova domanda, fintanto che l’istanza è ancora aperta. Infine, è stata introdotta la possibilità di rinunciare all’individuazione ottenuta cliccando un link presente nella comunicazione di avvenuta individuazione.

Parallelamente a queste indicazioni sulle supplenze, il mondo della scuola è attualmente in fermento in attesa dei sei nuovi concorsi che verranno indetti per aumentare gli organici: quattro riguarderanno il personale docente e due i dirigenti scolastici. Questo rappresenta un passo avanti per garantire risorse umane adeguate nelle scuole e migliorare il sistema educativo nel suo complesso.

Aumento di salario per gli insegnanti

Buone notizie per gli insegnanti ma non solo, per tutto il personale scolastico è stato rinnovato il contratto scuola, il quale porterà un aumento dello stipendio.

Inoltre, ci sarà un incremento anche dei fondi destinati all’edilizia scolastica, al fine di garantire migliori strutture e ambienti di apprendimento per gli studenti. Questo investimento nell’infrastruttura scolastica è particolarmente importante per consentire un’istruzione di qualità e per mettere gli studenti nelle condizioni migliori per apprendere.

È auspicabile che questi miglioramenti nella retribuzione e nell’edilizia scolastica possano essere solo i primi passi verso un più ampio ripensamento del sistema educativo, che tenga conto delle esigenze degli insegnanti, degli studenti e delle famiglie.

GAE e GPS, la differenza

Le Graduatorie ad Esaurimento (GAE) sono riservate agli insegnanti aventi diritto, ovvero coloro che hanno superato un concorso pubblico per l’accesso all’insegnamento. Esse sono valide a livello nazionale e permettono di concorrere per l’assegnazione dei posti vacanti e disponibili fino al 31 agosto di ogni anno, nonché per i posti non vacanti con contratto fino al 30 giugno.

Le Graduatorie Provinciali Supplenze (GPS), invece, sono valide solo a livello provinciale e sono destinate principalmente alle supplenze su sostegno.

Entrambe le graduatorie prevedono la possibilità d’inserire fino a 150 preferenze tra scuole, comuni e distretti. È importante presentare la domanda e inserire le preferenze per essere considerati nella selezione delle supplenze annuali da GAE o GPS, nonché per l’assegnazione temporanea dalle graduatorie di istituto.

Come fare domanda

Per accedere al portale e presentare la domanda, è necessario possedere una delle opzioni di identificazione digitale elencate sopra (SPID, CIE, eIDAS, credenziali del Ministero dell’Istruzione o CNS). Con la stessa domanda, gli aspiranti alle GAE e alle GPS hanno la possibilità di partecipare anche all’assegnazione degli incarichi su sostegno, finalizzati al ruolo, previsti dalla GPS prima fascia sostegno e relativi elenchi aggiuntivi.

Cos’è lo spezzone orario

In alcune scuole, le supplenze possono essere affidate a docenti già in servizio presso l’istituto stesso. Questa possibilità è concessa ai dirigenti scolastici della scuola secondaria in cui le ore di insegnamento inferiori o pari a sei ore settimanali non costituiscono una cattedra. L’assegnazione delle ore di supplenza può essere attribuita ai docenti in servizio, previa loro abilitazione e consenso.

Nel caso delle supplenze su spezzone orario, la priorità si dà al personale con contratto a tempo determinato che ha titolo al completamento dell’orario. Successivamente, si considera il personale con contratto ad orario completo, con precedenza per il personale a tempo indeterminato e poi per il personale a tempo determinato. Il limite di ore settimanali per le supplenze su spezzone orario è di 24 ore.

Leggi anche: Valditara, “Fare il docente è il lavoro più bello del mondo”: le parole del ministro

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