Alternanza scuola lavoro, in arrivo la riforma: ecco cosa cambia

In arrivo una nuova riforma per l’alternanza scuola lavoro, uno degli impegni degli studenti più discussi e dibattuti. Ci saranno novità volte a migliorarne il funzionamento, ecco quali sono e che cosa cambierà.

Che cos’è l’alternanza scuola lavoro

L’alternanza scuola lavoro è un’esperienza formativa che coinvolge gli studenti delle scuole superiori e prevede un periodo di lavoro presso un’azienda, un ente o una organizzazione pubblica o privata, alternato alla frequenza scolastica. L’obiettivo di questa esperienza è offrire agli studenti la possibilità di acquisire conoscenze e competenze pratiche, che potranno essere utili per il loro futuro professionale.

L’alternanza scuola lavoro è prevista dalla normativa italiana e si applica a diverse tipologie di scuole superiori: dai licei alle scuole professionali fino ai percorsi di istruzione e formazione professionale (IFP).

L’alternanza scuola lavoro dovrebbe avere la finalità di preparare gli studenti al mondo del lavoro, aiutandoli a migliorare la loro formazione e a sviluppare competenze trasversali, come la capacità di lavorare in team, di comunicare efficacemente, di risolvere i problemi e di adattarsi al cambiamento.

Inoltre, l’esperienza dovrebbe offrire agli studenti un’opportunità per sperimentare lavori diversi e per acquisire familiarità con le dinamiche del mondo post scolastico, consentendo loro di prendere una decisione più consapevole su quale percorso formativo o professionale intraprendere in futuro.

Alternanza scuola lavoro, riforma in arrivo

Il Decreto Lavoro, varato l’1 maggio dal Consiglio dei Ministri, contiene anche la nuova riforma dei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto). La proposta è stata lanciata dal Ministro dell’Istruzione del Merito Giuseppe Valditara.

L’obiettivo è quello di rafforzare le esperienze “on the job”, la sicurezza e l’efficacia dei percorsi di alternanza scuola lavoro, proprio come ha annunciato lo stesso Ministro:

“Sono misure concrete che mirano a dare maggiore sicurezza ed efficacia ai percorsi di alternanza scuola lavoro”. Ha dichiarato Valditara che poi ha aggiunto: “Dopo una fase di ascolto attento delle istanze delle varie componenti della scuola e di confronto proficuo con le rappresentanze sindacali, riformiamo i Pcto perché siano percorsi sicuri e di qualità”.

Quando entra in vigore la riforma

La riforma dunque si prepara a cambiare i Pcto e alcune modifiche che andrà ad apportare, per via della loro importanza, entreranno in vigore già dal prossimo anno scolastico. Tutte le altre invece faranno parte di un altro disegno di legge.

Servirà dunque ancora un po’ di pazienza, ma già dal 2023/2024 potremo vedere le prime novità relative all’alternanza scuola lavoro.

Obiettivo numero uno: maggior sicurezza

L’alternanza scuola lavoro dev’essere un momento di apprendimento attraverso il quale lo studente sperimenta in totale sicurezza il mondo successivo a quello scolastico. Purtroppo però non è sempre così, è sicuramente nella memoria dei più la prematura scomparsa del giovane Lorenzo, morto all’ultimo giorno di questa esperienza.

Per evitare che questo possa riaccadere il Governo ha deciso di mettere mano ai Pcto, aumentandone le misure di sicurezza. Le imprese dovranno aggiornare il Documento di valutazione dei rischi, inserendo una sezione dedicata alla prevenzione e ai dispositivi di protezione che saranno usati dagli studenti.

Un’altra importante novità è che il percorso scelto dovrà essere inerente a quello di studi, e dovrà essere coerente con il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa).

Insomma, l’alternanza scuola lavoro ha bisogno di essere riformata per essere più utile e sicura, staremo a vedere se le modifiche apportate serviranno concretamente agli studenti.

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