Assegno di Inclusione, ecco come fare domanda per riceverlo da gennaio

Al via la domanda per ricevere l’Assegno di Inclusione, un sussidio introdotto con il Decreto Lavoro 2023, noto anche come “Adi” (Assegno di Inclusione). Questa misura, ideata dal Governo Meloni, ha lo scopo di offrire un sostegno economico, sociale e professionale alle fasce di popolazione più vulnerabili, sostituendo di fatto il Reddito di Cittadinanza. Il sussidio varia da 480 a 6.000 euro annui, arrivando fino a 7.560 euro in determinate circostanze, a cui si può aggiungere un contributo per l’affitto fino a 3.360 euro all’anno.

Che cos’è l’Assegno di Inclusione

Fronteggiare lo stato di povertà e la disoccupazione, con queste premesse il Governo ha deciso d’introdurre l’Assegno di Inclusione. Una misura molto attesa che andrà a sostegno di molte famiglie, anche se non mancano le perplessità.

L’importo, di cui abbiamo scritto in precedenza, viene erogato mensilmente su una carta di pagamento elettronica per un massimo di 18 mesi, con la possibilità di rinnovare l’assegno per un ulteriore anno dopo una sospensione di un mese.

Questo sostegno è mirato alle famiglie con almeno un componente minorenne o con più di 60 anni, che presentino condizioni di disabilità o svantaggio e siano inserite in programmi di cura e assistenza socio-sanitari certificati.

I requisiti per richiedere l’Assegno

Per accedere al sussidio, il nucleo familiare deve rispettare specifici criteri economici, di cittadinanza e soggettivi:

  • Il valore Isee in corso non deve superare i 9.630 euro;
  • il patrimonio immobiliare deve essere inferiore a 30.000 euro (esclusa la casa di abitazione);
  • il patrimonio mobiliare varia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare. Inoltre, nessun componente del nucleo familiare può essere intestatario di autoveicoli o imbarcazioni superiori a determinate cilindrate, secondo le normative vigenti;
  • Il richiedente o almeno un suo familiare deve possedere determinati requisiti per tutta la durata dell’erogazione, tra cui la cittadinanza italiana o il diritto di soggiorno, la residenza in Italia per almeno cinque anni (di cui gli ultimi due in modo continuativo), l’assenza di misure cautelari personali o di prevenzione, e l’assenza di condanne definitive nei dieci anni precedenti la richiesta.

L’importo dell’Assegno e il contributo per l’affitto

L’importo dell’Assegno di Inclusione varia in base a una scala di equivalenza calcolata dall’Inps, tenendo conto delle condizioni di salute e anagrafiche dei membri del nucleo familiare. La somma massima è di 6.000 euro annui, ma può salire a 7.560 euro per i nuclei familiari composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.

Questa cifra può essere integrata da un contributo per l’affitto dell’immobile, fino a un massimo di 3.360 euro annui, o 1.800 euro se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza.

Assegno di Inclusione, come fare domanda

La richiesta dell’Assegno di Inclusione non è automatica per chi non riceverà più il Reddito di Cittadinanza. Gli aventi diritto devono presentare la domanda, possibile già dal 18 dicembre, esclusivamente online tramite il sito dell’Inps, patronati o Caf.

È necessario inviare la richiesta contestualmente alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD) all’interno del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL). In questo patto, il richiedente si impegna a fornire le informazioni per l’attivazione del programma SFL (Supporto per la Formazione e il Lavoro), necessario per l’inserimento dei percorsi di politiche attive del lavoro.

Leggi anche: Cos’è il workaholism e quali sono i rischi

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