In arrivo il decreto Lavoro: ecco quali saranno le novità

In una delle prossime riunioni verrà approvato il nuovo decreto Lavoro, il quale si prepara ad apportare molte novità. Tra assunzioni, incentivi e nuove regole, il testo cambierà visceralmente il sistema delle occupazioni in Italia. Andiamo ad analizzarlo e a scoprire le caratteristiche più importanti.

Decreto Lavoro, in arrivo molte novità

Il decreto Lavoro si prepara dunque ad apportare molti cambiamenti. Ci saranno molte novità anche sul Reddito di Cittadinanza, misura che non è mai piaciuta a Giorgia Meloni e al suo governo. Nel testo sono poi presenti anche modifiche relative ai contratti di lavoro subordinato, sugli incentivi, le agevolazioni sulle assunzioni e via dicendo.

L’obiettivo dell’esecutivo è quello di portare un reale miglioramento alla situazione lavorativa italiana. Alcune misure avranno decorrenza immediata, mentre altre avranno il via nel 2024. I provvedimenti sono stati accolti in modi opposti sia dall’opinione pubblica che da maggioranza e opposizione.

L’assunzione dei giovani

Tra le novità più importanti che il decreto Lavoro si prefigge di apportare c’è sicuramente quella legata all’assunzione dei giovani. Il Governo ha deciso di riconoscere ai datori di lavoro privati, con la durata di 12 mesi, il 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per le nuove assunzioni.

Per poter giovare dell’agevolazione è necessario che i neo assunti rispettino i seguenti tre requisiti:

  • devono avere meno di 36 anni;
  • non devono essere occupati o impegnati in corsi di studio o di formazione;
  • devono essere registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”

L’agevolazione sarà disponibile solo per le assunzioni a tempo indeterminato, a scopo di somministrazione e per l’apprendistato professionalizzante e di mestiere. L’incentivo verrà corrisposto al datore di lavoro come conguaglio nelle denunce dei contributi.

La Garanzia per l’inclusione (GIL)

Il Reddito di Cittadinanza, a partire dal primo gennaio 2024, non sarà più disponibile. Al suo posto verranno introdotte altre misure, tra queste c’è la Garanzia per l’inclusione (GIL). I nuclei familiari nei quali sia presente un minore, un over 60 o un soggetto in condizione di disabilità, potranno richiedere un sostegno economico pari a 6.000 euro annui moltiplicati secondo i parametri della scala d’equivalenza.

Per poterne beneficiare si dovrà essere in possesso di alcuni importanti requisiti di reddito e di residenza. La sua durata sarà di 18 mesi prorogabili di altri 12. Il beneficiario dovrà poi aderire a un corso d’inclusione sociale, nel caso in cui non fosse disposto a parteciparvi, il sostegno verrebbe meno.

La Prestazione d’accompagnamento al lavoro (PAL)

Il Governo ha poi pensato a coloro i quali percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Questi, se hanno sottoscritto il patto per il lavoro, avranno diritto alla Prestazione di accompagnamento al lavoro (PAL). Il beneficio consiste in un sostegno economico pari a 350 euro mensili per ogni richiedente, sempre tenendo da conto il limite massimo sancito dal Reddito di Cittadinanza per ciascun nucleo.

La Garanzia per l’attivazione lavorativa (GAL)

Tutti i soggetti compresi tra i 18 e i 59 anni che si trovano in condizione di povertà assoluta, ovvero con una soglia ISEE che non supera i 6.000 euro, avranno diritto a ricevere la Garanzia per l’attivazione lavorativa (GAL).

Questa consente di ricevere fino a 350 euro mensili per dodici mensilità, non potrà poi essere prorogata.

Modifiche contratto a tempo indeterminato

Cambiano anche le causali legittimanti il ricorso al lavoro a tempo determinato che diventano quelle riportate di seguito:

  • esigenze previste dai contratti collettivi discussi e stipulati dalle rappresentanze sindacali aziendali o da quella unitaria;
  • particolari esigenze di natura tecnica, produttiva e organizzativa individuate dalle parti anche in assenza della contrattazione collettiva, a patto che ci sia la certificazione delle stesse in un’apposita commissione;
  • esigenze sostitutive di altri lavoratori.

Leggi anche: Assunzioni, arriva l’incentivo per gli under 30: ecco come funziona

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